L’Ecomuseo della Dieta Mediterranea di Pioppi è dedicato alla memoria dello scienziato americano Ancel Keys, che per primo scoprì i benefici dell’alimentazione e dello stile di vita cilentano sulla salute (stile da egli stesso ribattezzato Dieta Mediterranea).
Ancel Keys ha avuto per oltre 40 anni un legame indissolubile con la comunità di Pioppi, dove da tutti era considerato un concittadino, magari solo un pò particolare.
A Pioppi ha voluto prima stabilirsi per lunghi periodi e poi tornare il più possibile negli ultimi anni della sua lunga vita, trascorsa tra gli Stati uniti e il Cilento.
La biografia:
Ancel Keys è stato un biologo e fisiologo statunitense, noto soprattutto per i suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, che lo condussero a formulare le ipotesi sull’influenza dell’alimentazione su tali patologie e sui benefici apportati dall’adozione della cosiddetta dieta mediterranea, polirematica da lui coniata. Nasce a Colorado Springs il 24 Gennaio 1904, figlio unico di una coppia di adolescenti che aveva ricevuto poca istruzione. All’età di 2 anni si trasferì in California. La famiglia si recò da suo zio Lun Chaney che stava intraprendendo la carriera nel cinema muto. Il suo interesse per la scienza diede talvolta risultati disastrosi, come quando durante la festa per il suo ottavo compleanno, tentò di trovare il modo di volare. Passò la sua gioventù svolgendo diversi mestieri, spalando guano, tagliando legna e lavorando anche come ragazzo dinamite, incaricato di portare la polvere da mina in alcune miniere d’oro. Per un po’di tempo lavorò come mozzo imbarcato sui piroscafi diretti verso la Cina. Ottenne una laurea in Economia e Scienze politiche all’Università della California a Berkeley nel 1925 e un dottorato in biologia e oceanografia all’Università della California a San Diego nel 1929. Nel 1938 ottenne un secondo dottorato in fisiologia al King’s College dell’Università di Cambridge. Dal 1934 al 1936 fu professore assistente all’Università Harvard e dal 1937 all’Università del Minnesota. In quest’ultima università fondò il Laboratorio di Igiene Fisiologica, che diresse dal 1939 fino al suo ritiro dalla professione, nel 1975.
Nel 1940 gli venne affidato dal Ministero della Difesa americano, l’incarico per la creazione di una razione militare completa e poco ingombrante per paracadutisti. Creò la razione K, che prende il nome dall’iniziale del suo cognome. I suoi primi studi riguardarono gli effetti sulla fisiologia e sulla biologia umana dell’inedia e della malnutrizione. Famoso è lo studio denominato Minnesota Starvation Experiment, iniziato durante la seconda guerra mondiale, che prevedeva una forte restrizione calorica su un campione iniziale di 36 volontari (poi ridottisi a 32), attinti tra obiettori di coscienza: i partecipanti all’esperimento si sottoposero a una dieta basata su 1800 calorie giornaliere, mantenendo un tenore di attività che prevedeva un consumo di 3000 calorie al giorno.
Nell’impossibilità di pubblicarne i risultati, a causa della guerra, Ancel Keys ne rese noti i contenuti a varie organizzazioni umanitarie mondiali. La pubblicazione avverrà comunque nel 1950, con l’uscita di un’opera in due volumi, e 1385 pagine, intitolata Biology of Human Starvation. Nel 1951 venne per la prima volta in Italia, per partecipare quale presidente alla prima conferenza sullo stato dell’alimentazione nel mondo, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) a Roma. Quando si informò sul rapporto fra l’alimentazione e cardiopatie coronariche, venne a conoscenza dal Prof. Gino Bergami, Direttore dell’Istituto di Fisiologia dell’Università di Napoli, che nella città le malattie cardiache non costituivano un problema di salute.
Folgorato da questa rivelazione, Keys organizzò un periodo di ricerca a Napoli, dove si recò, accompagnato da Margaret, moglie e compagna di studi, nel 1952. Propose un’ indagine sui consumi alimentari che fornisse dati comparativi a quelli da lui raccolti negli Stati Uniti, in relazione al rischio di malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Bastarono pochi mesi per stabilire che il regime alimentare a Napoli, era povero di grassi e che soltanto le persone ricche subivano attacchi cardiaci. Al soggiorno a Napoli, nel 1952 fece seguito un periodo di studi in Spagna dove i coniugi Keys notarono gli aspetti comuni tra Napoli e Madrid nelle abitudini alimentari.
Nel corso di uno dei frequenti soggiorni a Napoli, nel 1957, accompagnato dal prof. A. Del Vecchio, collaboratore di Gino Bergami, Keys si recò a Nicotera (VV) dove condusse uno studio sulla popolazione del luogo. Nel 1958, anche sulla scorta dello studio “pilota” condotto a Nicotera, lo scienziato americano diede il via al progetto definito “Seven Countries Study”, uno studio comparativo dei regimi alimentari di 14 campioni di soggetti, di età compresa tra 40 e 59 anni, per un totale di 12.000 casi, in sette paesi di tre continenti (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia). I dati raccolti parlavano chiaro: tra le popolazioni del bacino del Mediterraneo, che si cibavano in prevalenza di pasta, pesce, prodotti ortofrutticoli e utilizzavano esclusivamente olio d’oliva come condimento, la percentuale di mortalità per cardiopatia ischemica era molto più bassa dei soggetti di paesi come la Finlandia, dove il regime alimentare quotidiano includeva molti grassi saturi (burro, strutto, latte, carne rossa). La pubblicazione dei risultati che dimostravano l’esistenza di un rapporto fra l’elevata incidenza delle cardiopatie coronariche e il consumo di grassi saturi in sette paesi, lo rese celebre in tutto il mondo. Nel 1959 Ancel Keys pubblicò il libro “Eat well and stay well“. Grazie al successo di questo volume, la rivista americana TIME Magazine gli dedicò la copertina del numero di gennaio 1961.
Nel 1962 Ancel Keys arrivò nel Cilento e si fermò a Pioppi dove comprò un terreno in località Minnelea (dalla sintesi tra Minneapolis ed Elea) e costruì la casa che abiterà per 40 anni alternando i suoi soggiorni agli studi, tra il Cilento e il Minnesota. Negli anni successivi, a Minnelea presero casa altri illustri colleghi internazionali, anch’essi dedicati al progresso della ricerca e della salute pubblica sulla prevenzione e controllo dell’epidemia della malattia coronaria e altre malattie cardiovascolari, tra cui il Professore Martii Karvonen (Finlandia), il Professore Jeremiah Stamler (Stati Uniti) ed alcuni colleghi italiani.
Nel 1969, per iniziativa del professore Keys, Pioppi ospitò il secondo ‘Ten Day Teaching Seminar’ sull’epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari, finanziato dalla Società Internazionale di Cardiologia e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Alcuni anni dopo, a Pioppi si tenne il
primo seminario italiano sull’epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari, organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Da allora altri meeting scientifici furono organizzati su tematiche altrettanto impegnative.
Nel 1975, Ancel e Margareth Keys pubblicarono il libro ‘How to Eat Well and Stay Well, the Meditarranean Way’ (‘Mangiar bene e stare bene, con la dieta mediterranea’). In quest’opera magistrale vengono delineati per la prima volta i concetti base della dieta mediterranea – quali cibi la caratterizzano, quali sono i suoivantaggi ed i suoi possibili limiti, seppur pochi. Questo libro memorabile fu scritto dai coniugi Keys, per buona parte nella loro casa di Pioppi. E proprio in questa casa, in cucina e in sala da pranzo, saggiarono ogni ricetta trascritta durante il lavoro sul campo in Italia, in Grecia e sulla costa mediterranea di Francia e Spagna. Il libro non è solo un approfondito trattato scientifico, ma è anche un buon libro di cucina, pieno di ricette deliziose e salutari per il cuore, molte delle quali tipiche della nostra zona, il Cilento.
Ancel Keys è considerato ancora oggi il padre della dieta mediterranea. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Pollica e nel 2004 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia al Merito per la salute pubblica, per i suoi studi e per la divulgazione sugli effetti positivi della Dieta mediterranea nell’alimentazione dell’uomo. Morì a Minneapolis due mesi prima di compiere 101 anni. © riproduzione riservata